Commiato

Carissimi alunni,
tra le molte novità del nuovo anno scolastico ce n’è una che mi riguarda: non sarò più il vostro insegnante. Sono stato trasferito in un’altra scuola media, dall’altra parte della città. La conferma del trasferimento l’ho avuta a fine giugno, gli altri insegnanti l’hanno saputo subito e anche qualche genitore. È quindi possibile che la voce vi sia già arrivata.

Ma come mai se ne va via, e perché non ce l’ha detto prima? Ecco, queste sono le domande che posso immaginare e alle quali provo a rispondere.

La decisione di cambiare scuola è mia e l’ho presa ad aprile, non l’ho fatto per avere dei vantaggi, non mi pagheranno di più e non starò più comodo, non vado in una scuola migliore, non vado a cercare alunni più bravi. Nonostante ciò avevo veramente bisogno di cambiare e con le spiegazioni mi fermo qua. Quello che più mi dispiace è che vi lascio a metà strada e di questo mi sento in colpa, era inevitabile.

Non vi ho scritto subito per un motivo molto semplice, non sapevo cosa dirvi e come dirvelo. Ho fatto quello che fanno spesso gli alunni: aspettare fino all’ultimo momento per svolgere un compito difficile o poco piacevole. Il mio compito era dirvi addio.

Sono stato bene con voi a scuola, un po’ meno a casa durante la chiusura forzata dovuta al coronavirus, ma non per colpa vostra. Spero che vi ricorderete di me non tanto per questo improvviso abbandono, ma per qualcosa di buono che vi ho insegnato.

Da settembre il mio indirizzo di posta elettronica istituzionale sarà disattivato dalla scuola e quindi, se per qualsiasi motivo volete comunicare con me, vi invito a inviarmi un messaggio attraverso il modulo di contatto presente sul mio sito alla pagina: https://antonioguermani.jimdofree.com/chi-sono/

                Un caro saluto,
              Antonio Guermani

Gentili genitori,
scrivo anche a voi per salutarvi e per qualche precisazione.

Ho deciso di trasferirmi in un momento particolarmente duro per tutti, la chiusura della scuola a causa dell’epidemia da coronavirus. Si tratta di una sfortunata coincidenza, i due fatti non sono correlati. Questa condizione ha reso tutto più difficile, separarsi così non è bello, mi dà molto dispiacere. Mi piacerebbe spiegarvi altro, sapere dei vostri figli e confrontarmi con voi su quello che è successo in questi mesi, ma non è questo il luogo. Spero che ci saranno altre occasioni.

Vi ringrazio per la pazienza e per la comprensione che avete avuto, auguro il meglio a voi e ai vostri figli.

               Cordialmente,
             Antonio Guermani